“Bimbi, vi va di fare una cosa che non facciamo da tanto tempo?”
“Cosa, mamma?”
“Mettiamo un foglio grande per terra, prendiamo i colori e coloriamo tantissimo: pasticciamo!”
“Ok!”
“Unica regola: divertirsi!”
“Non come a scuola”.
“Perché?”
“Perché a scuola bisogna sempre stare seduti, fare i lavoretti e stare in silenzio…”
“………..”
(Le riflessioni prossimamente…)
uff… mi prendi in giornate in cui mi domando cosa fanno a scuola. come lo fanno. e questa risposta non è delle più incoraggianti. vabbè.
Esatto. Diciamo un bel vabbè
E non sono ancora alla primaria (giusto?)… Il nostro sta soffrendo tantissimo e io soffro più di lui perché non so come aiutarlo a “conformarsi”.
E’ una parola bruttissima, ma è proprio quello che richiedono le maestre, purtroppo senza fare il minimo sforzo in positivo per aiutare i bambini!!
Leggo sempre i tuo aggiornamenti sulla scuola… Ma non si dovrebbero rispettare le singole individualità?
Si saranno divertiti tantissimo! Sul tema della scuola, non me ne parlare: è vero che varia da bambino a bambino ma secondo me l’asilo ha troppo un’impostazione scolastica. Che palle, lasciateli divertire, fateli pasticciare che per conformarsi a tutto il resto ci sono le elementari! Sono più grandi e più disposti a capirlo.
E’ proprio quello che dico: già all’asilo hanno un’impostazione troppo scolastica, molto didattica.
E il pasticciare? Lo sperimentare? Il manipolare? L’imparare facendo?
Silvia, ne abbiamo già parlato, io continuo a pensare che ci sia qualcosa di troppo serio nell’asilo, come ne parli tu. Stare in silenzio e’ abbastanza aberrante ((
Vale, ci sono aspetti positivi e negativi. Sono seguiti e le maestre vogliono loro molto bene, ad esempio.
Ma, come dice Laura, l’impostazione è troppo scolastica a scapito di cose come la manipolazione, la sperimentazione, l’imparare facendo, che secondo me sono importantissimi in generale, figuriamoci per una scuola dell’infanzia.
Poi è anche vero che loro (i bimbi) calcano un po’ la mano… Ma il fondo di verità c’è…