Sono stati week end strani, quelli di ottobre, segnati da tanti piccoli passi in avanti.
Siete andati al cinema per la prima volta. Abbiamo visto Madagascar e vi è piaciuto da matti. In quelle poltrone gigantesche, guardavate rapiti le immagini. E io, che ero preoccupata che non fosse ancora il momento, vi guardavo ridere, sobbalzare ai rumori un po’ più forti e sgranare gli occhi.
Siete anche andati a toccare lo schermo, così grande che non vi sembrava vero.
Siamo andati a teatro tutti insieme. Lo spettacolo non era un granché, in effetti. Ma la magia del teatro l’avete respirata e ripeteremo senz’altro l’esperienza.
Una domenica pomeriggio, senza preavviso, la zia vi ha detto: “Volete venire a giocare a casa nostra?” e voi avete risposto semplicemente con un “Sì”.
E siete andati, un paio d’ore senza papà e mamma, a casa della cuginetta. Solo un anno fa avevate pianto. Invece siete andati in macchina con gli zii, avete fatto merenda e giocato a casa loro.
E’ una piccola cosa, lo so, ma mi ha dato la dimensione concreta di quanto state crescendo. E’ allungare ancora un po’ di più quella corda che ci tiene legati, è lasciarvi andare.
Tutto questa manfrina per un paio d’ore a casa degli zii? Direte voi. Probabilmente avete ragione, ma la consapevolezza della crescita arriva anche e soprattutto da questi piccoli progressi quotidiani.
E poi è arrivata la fatina del ciuccio, un’altra tappa importante, i quattro anni e la festa.
Tanti passi in avanti. Per tutti.
E domani si apre un nuovo mese e noi lo inauguriamo con qualche giorno di vacanza e di relax.
Solo noi quattro, senza fretta, senza incombenze se non quella di godere l’uno dell’altro (e di mangiare tanta focaccia!)
anche per me sono le “piccole cose” con le quali realizzo come cresce in fretta a farmi effetto, lo sgabellino in bagno che non serve più per arrivare al lavandino solo per fare un esempio…
Mi hai commossa…Buon ponte! Un abbraccio.