Vite non vissute

Sarei diventata maestra o professoressa.
Sarei partita per l’Africa.
Avrei viaggiato tantissimo.
Sarei diventata un’attrice e avrei insegnato teatro nelle scuole.
Avrei aperto una scuola di teatro per disabili.
Avrei studiato psicologia o filosofia.
Parlerei benissimo l’inglese e saprei anche un’altra lingua.
Avrei avuto molte meno paure.
Avrei fatto l’Erasmus quando ero in università.
Avrei vissuto per un periodo da sola.
Sarei stata bravissima a ballare (e anche molto sensuale) e, ovviamente, sarei stata snodata e agile.
Avrei osato di più.
Avrei imparato a suonare la chitarra e avrei continuato con il pianoforte in modo serio.

Quello che non è stato e poteva essere.
Scelte che non ho fatto e potevo fare.
Vite che non ho vissuto e potevo vivere.

Ecco, forse la ballerina non avrei potuto farla neanche in un’altra vita… ma ogni tanto mi capita di provare una sorta di nostalgia per qualcosa che non conosco, che non è avvenuto ma sarebbe potuto accadere. Una nostalgia senza amari rimpianti anzi, con la consapevolezza che le scelte fatte hanno portato a dove sono ora e forse è proprio dove volevo essere…

Ci pensate mai? Cosa avreste fatto in quella vita che non è stata?

Comments

  1. Io sì spessissimo, non certo con rimpianto ma con curiosità.
    È la stessa sensazione che provo quando penso che, per quanto un possa viaggiare, non riuscirà mai a vedere tutte le bellezze di questo mondo!

    In un’altra vita avrei sicuramente vissuto all’estero, almeno per un periodo. E avrei studiato anche per la laurea specialisitica, ma sicuramente prima o poi, in qualche angolo del mondo avrei desiderato dei bambini, perchè quello era il mio desiderio più grande fin da ragazzina.
    E no, nemmeno io avrei fatto la ballerina e nemmeno la cantante, tra tante possibilità di scelta che la vita ci offre ci sono dei punti fermi: i miei sono la profonda incapacità di tenere una nota e il corpo non proprio aggraziato e armonioso, ahahahah!

  2. Sì, anche a me succede. E’ una cosa normale.
    Sai, penso anche una cosa: a volte avere molte doti, avere interesse per molte cose, essere versatili diventa quasi un handicap quando non si riesce a scegliere la propria strada nella vita.
    Da ragazza invidiavo molto quelli che a 19 anni volevano fare il medico, studiavano e diventavano medici. Io invece volevo essere tutto. Forse troppo.

  3. Avrei studiato psicologia (se mi fossi svegliata prima)
    Avrei fatto il medico (se non avessi avuto paura del sangue ;-(
    Quante cose! Certo è che quando devi scegliere forse non sei tanto maturo per farlo davvero. Anch’io ammiro molto chi ha una passione già da “giovane” e riesce a portarla avanti. Io i miei interessi forse li ho soperti quando la mia vita aveva già preso un’altra piega e non ho avuto il coraggio di buttare tutto all’aria…

  4. quoto MdiMs “Io invece volevo essere tutto. Forse troppo.”
    e che cosa volevo/potevo /stavo per essere? mille cose. roba da scriverci un post. magari me lo scrivo.

    però tu la prossima volta che vuoi darmi un pugno nella pancia, avvisa! ;)

  5. Non lo so.. Troppe domande tutte insieme! Forse anche perchè in questo momento non so bene nemmeno io dove sono e dove sto andando, chi sono e chi voglio diventare.. E’ ancora tutto troppo precario e indefinito.. Ma la cosa più bella è che comunque, e ultimamente mi capita di pensarlo spesso rispetto al passato, sono felice :) C.

    p.s. la cantante però potrebbe essere un’idea :) adoro cantare.. magari un giorno avrò il tempo, la voglia e i soldi per un bel corso di canto.. Non è la stessa cosa ma è meglio di niente! ;)

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