Sui capricci ognuno dice la sua.
C’è chi dice di ignorarli (Tata Lucia docet) e chi invece che i capricci non esistono (Gonzales docet).
Io, nella mia personalissima esperienza, sono arrivata a queste conclusioni:
- Fino a 1 anno e mezzo circa non ci sono capricci veri e propri: i bambini cercano di esprimere bisogni e necessità nell’unico modo che conoscono.
- I capricci esistono.
- I capricci sono un modo in cui il bambino cerca di affermare il proprio carattere e la propria personalità.
- I capricci sono la manifestazione esteriore di qualcosa che il bambino sente, che sia un disagio, un malessere o un modo per dire “questo sono io” (vedi punto precedente).
- A volte i capricci sono da ignorare, a volte da comprendere, a volte da contenere e rassicurare. A volte bisogna semplicemente imporsi con fermezza.
- Il muro contro muro fine a se stesso non serve quasi mai: ma un genitore stanco spesso, comprensibilmente, se lo dimentica.
- A volte i capricci sono una sfida: il bambino vuole vedere come tu, adulto, reagisci. E tu, adulto, puoi reagire nei modi descritti al punto 5. Ci sono casi, tuttavia, in cui un genitore può e deve dire “sono io la mamma e si fa così perché lo decido io”. Sapere che c’è qualcuno che sa decidere per lui e che sa contenerlo è importante e lo rassicura.
- I capricci snervano e mettono noi genitori a dura prova
- Se ci scappa l’urlo, se la pazienza finisce, se iniziamo un braccio di ferro che non porterà da nessuna parte: impariamo a perdonarci.
Da stampare ed incollare al muro!
il punto 7 è sacrosanta verità, secondo me
per gli altri non so dire, fondamentalmente ho rimosso (la mia è una BambinaGrande tosta, ma devo dire che è stata tosta per altri motivi, capricci in effetti pochi)
Quindi poi si rimuove? No, perché qui è una gran faticaccia al momento…
Come è vero! Ultimamente mi dimentico troppo spesso il punto 6… uff, che fatica questi “terrible two”
Lo condivido su FB.
LInda, una gran faticaccia. Esco da un week end stremante, da questo punto di vista…
Se penso al fine settimana appena trascorso, questo post è molto in tema! Il punto 9 è azzeccatissimo: impariamo a perdonarci e diciamoci che domani è un altro giorno (per fare meglio).
Esatto Laura! Io, la sera delle giornate “no” mi dico proprio: “Silvia, azzera tutto e riparti”.
ok lo sottoscrivo….e quando dopo tortuosi bracci di ferro e liti e pianti torna la calma….mi sento un po’ più sicura e leggera…..ma difficile difficile!
Diana, difficile? Difficilissimo
Piacere di conoscerti! arrivo qui grazie a Mamma al Quadrato perchè questo post fa al caso mio… ci siamo dentro fino al collo, quindi mi stampo i 9 comandamenti e li tengo in bella vista sul frigo perchè credo avrò bisogno di leggerli ancora per un po’.
Benvenuta Angy! E, se ti può consolare, anche qui siamo dentro fino al collo!
8 e 9 … più veri che mai !!!
Grazie !
Impariamo a perdonarci
Impariamo a perdonarci
Impariamo a perdonarci
me lo devo tatuare da qualche parte…
Mi sa che tutte dovremmo stamparcelo e averlo sempre sotto gli occhi
Bellissimo, rassicurante, post SPLENDIDO! Grazie…!
CONCORDO AL 100% SU TUTTO
ci voleva proprio! io ho un nano POSSEDUTO!