Un’estate semplice

Un’estate semplice fatta di cose semplici.
Cene allegre e colorate sul balcone che si concludevano con giochi, risate e scherzi.
Un week lungo, a luglio, al lago di Ledro, di cui ci siamo innamorati.
Un mese intero di ferie, dal 1 agosto al 1 settembre.
Una settimana in Sardegna in un villaggio a riposare e a rilassarci.
Qualche giorno in montagna a farci coccolare dai nonni.
Una settimana in campeggio, in tenda. Un’avventura sorprendente.
Qualche pic nic e tanti giri in bicicletta.

Non abbiamo visto posti spettacolari né fatto belle foto o memorabili passeggiate.
Quest’anno abbiamo preso tutto con calma, con il solo obiettivo di stare bene insieme venendo incontro alle esigenze di tutti e godendo della reciproca presenza (con alcuni momenti di necessaria solitudine, vero marito? )
Anche le vacanze sono state progettate in questo modo: era da qualche tempo che la mia dolce metà chiedeva di fare una vacanza in villaggio e, sebbene non sia proprio il mio genere di vacanze, mi sono goduta una settimana di dolce far niente. Non dovevo cucinare, non dovevo lavare i piatti né sistemare la cucina: solo mangiare, andare in spiaggia, giocare e leggere.
La vacanza in campeggio è stata un esperimento ben riuscito, complice il fatto che eravamo in compagnia di un’altra coppia senza figli con cui ci siamo trovati proprio bene.
La vita in campeggio ha un qualcosa di magico: stare all’aria aperta, chiacchierare con tutti, darsi una mano in modo spontaneo. Si respira un’atmosfera bella e genuina.
In una settimana i bimbi non hanno mai chiesto di vedere un cartone animato: erano sempre impegnati a fare o a scoprire qualcosa, sempre a piedi nudi.
E infine siamo tornati, contenti di dormire nel nostro letto (la tenda è bellissima e dormire con il ticchettio della pioggia è speciale, ma alla fine si sente la mancanze del proprio materasso ) e contenti di goderci casa nostra, mettendola a posto e facendo del sano decluttering. Ho scoperto che andare in discarica può essere liberatorio, non lo pensate anche voi?