L’amore non è una cosa semplice, a differenza di quanto canta Tiziano Ferro.
L’amore è un lavoro, un impegno, una fatica quotidiana e un dono continuo di se stessi senza calcoli di sorta.
L’amore è lasciare l’altro libero di essere quello che è.
Il mondo è pieno di persone Belle e io ho la fortuna di conoscerne molte. E come è bello lasciarsi meravigliare dalla bellezza delle persone?
Si cresce. Si cresce continuamente. Anche attraverso una trattativa con un agenzia immobiliare o la delusione per alcuni comportamenti incomprensibili. E crescere fa bene.
Le amiche sono preziose e sanno creare momenti di condivisione da pelle d’oca.
Quanto è bello dire grazie? Agli altri, alla vita, a Dio? Ed io sono grata per tutto l’amore che ho ricevuto e continuo a ricevere.
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Queste sono, in estrema sintesi, le consapevolezze di questo ultimo periodo, in cui sono successe molte cose, alcune belle e altre meno.
Ad esempio.
I bimbi hanno sciato per la prima volta. Abbiamo scelto le piastrelle e le porte per la casa nuova. Ho letto molti libri, alcuni dei quali hanno lasciato un segno. Ho tenuto qualche corso. Da gennaio ho ripreso le otto ore. Ho iscritto i bimbi alle elementari. Ho compiuto 33 anni. Ho visto cucine. Ho fatto conti su conti, biscotti e presentazioni in power point. Ho riso (tanto). Ho pianto (tanto). Ho litigato. Ho fatto discese con il bob. Ho curato 3 uomini malati contemporaneamente. Ho fatto torte ed esperimenti culinari. Ho messo lo smalto rosso per la prima volta in vita mia.
(Sono tornata. Più o meno.)
… un sorriso ed un abbraccio!
Anche questo post è bellissimo, mi accorgo adesso di non averlo commentato quindi lo faccio ora. Quanto è vero che si cresce in continuazione, anche atraverso una trattativa o una delusione. Se siamo sopravvissute alla scelta di porte e piastrelle poi, cara Silvia, non ci ferma più nessuno! La metto sul ridere, ma sottoscrivo tutte le cose profonde che hai scritto qui.
P.S. Mica ti ci vedo con lo smalto rosso, sai?
Neanche io mi ci vedo molto ma spinta anche dalla lettura dell’ultimo libro della Gamberale mi sono lanciata
(L’hai letto? So che anche a te lei piace… è carino!)
Hai fatto bene! Sì, l’ho letto e mi è piaciuto come quasi tutti i libri della Gamberale. Carina l’idea dei 10 minuti al giorno solo che (smalto a parte, ed escluderei la cosa del sms inviato a un indirizzo random della rubrica) tutte le cose nuove richiedono in realtà più di dieci minuti al giorno. Ecco, forse dovrei farle durante la pausa pranzo…bah, ci penserò!