Da quando sono piccola scrivo ovunque. Scrivo per sfogarmi, scrivo per razionalizzare, scrivo per ricordare. Scrivo molto quando sono in crisi. Ci sono cose che non rileggo più neanche a distanza di anni e lascio che le parole rimangano lì, intrappolate nei fogli sporchi di inchiostro, per evitare di ricordare.
Da quando ho il blog, sul computer ho una cartella “idee post” dove prendo nota di possibili post e dove conservo quelli che potevano diventare post ma non lo sono diventati: sono vecchi appunti e sfoghi, qualche riflessione amara, momenti bui messi nero su bianco.
Mi capita di rileggerli e di chiedermi quante cose farei diversamente se tornassi indietro nel mio percorso di mamma.
Sarei più indulgente con me stessa, cercherei di affrontare la vita con maggiore ironia, cercherei di ridere di più di me stessa, eviterei quell’urlata di troppo e mi perdonerei di più nel caso quell’urlata scappasse comunque.
Non so se sto facendo un buon lavoro con i miei figli. Ci sono momenti in cui un’insicurezza di fondo, accentuata a volte da tutte le voci che ti dicono cosa devi fare e come farlo, è mia compagna di strada.
Quello che so è che non sono una mamma da manuale e che, quando saranno grandi, avranno certamente qualche recriminazione da farmi (e quale figlio non ce l’ha?).
Quello che so (ed è la cosa più scontata che si possa dire) è che ce la sto mettendo tutta. Con tutto l’Amore.
E solo questo conta.
La cosa più scontata
20 febbraio 2012 by 1 Comment
Sottoscrivo: anch’io mi sto impegnando molto anche se spesso credo che dovrei fare molto di più. Le solite contraddizioni…
Anch’io adoro scrivere ma a differenza di quanto ci hai raccontato tu, io nei periodi bui mi eclisso completamente: preferisco non mettere nero su bianco le mie tristezze perché mi sembra di amplificare il dolore…che strani meccanismi!