Forse vediamo la luce in fondo al tunnel.
Dopo 3 settimane in cui tutti e quattro ci siamo insuinizzati, venerdi, per non farci mancare niente, abbiamo fatto il vaccino con conseguente alterazione della temperatura e qualche nervosismo.
Sarà il retaggio dell’influenza e delle settimane di clausura ma i bimbi sono più rognosi del solito e noi più stanchi della media.
Le notti sono sempre travagliate con picchi di 12/15 risvegli. La pediatra ci ha proposto uno sciroppo omeopatico per le prossime due settimane e, se non funziona, il Nopron.
Senza voler giudicare chi lo usa (sono strenua sostenitrice che ogni mamma fa la cosa che ritiene migliore per il proprio figlio), io che di mio non sono molto per le medicine, ho deciso che il Nopron assolutamente no. Intanto ho messo in piedi un piano di battaglia con diverse strategie; poi, se proprio dovessimo essere alla canna del gas, si mollano i pupi ai nonni e noi ci facciamo una notte intera di sonno per recuperare le forze.
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Di lavoro preferisco non parlare ancora, se non accennare che ciclicamente mi interrogo su quello che voglio veramente.
Voglio veramente lavorare e vedere i bimbuli solo la sera? Voglio veramente stare a casa tutto il giorno con i pargoli?
Non so ancora dare una risposta.
Marito l’altro giorno mi ha spiazziato dicendomi che, nonostante tutte le mie paranoie e sensi di colpa, da quando ho ripreso a lavorare sono paradossalmente più serena dell’ultimo periodo in cui stavo 24/24 con i bimbi.
Penso che forse abbia ragione. Ma ora, causa ferie arretrate da smaltire, posso ancora fare 6 ore al giorno.
Poi leggo il post di Lorenza e mi fermo a riflettere.
Poi leggo di pari opportunità e mi interrogo: quando sarà possibile una vera conciliazione tra vita professionale e vita privata, quando le aziende capiranno che non è importante la quantità del tempo passato in azienda ma la qualità, quando riusciremo a superare questa mentalità del "timbro-il-cartellino"?
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Sabato siamo andati a vedere un paio di case: necessitiamo di almeno un locale in più.
Morale: abbiamo visto 3 villette. Che non vanno bene, ma che fanno aprire altre riflessioni, che non riesco a mettere per iscritto perchè confuse ancora nella mia mente.
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Per concludere la panoramica di queste settimane, sabato sera, dopo un anno, Marito ed io abbiamo messo a letto i pargoli
e siamo usciti a cena per festeggiare il compleanno di un amico.
Da rifare. Assolutamente. Per non trascurare la coppia che, a mio modo di vedere, è la base della famiglia. Per non dimenticarsi che prima di essere mamma e papà siamo marito e moglie.
Ci abbiamo preso gusto e domenica bissiamo: andiamo a vedere questo.
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Novembre, con le sue giornate corte e i suoi colori grigi, sta pesando sulle spalle e sull’umore.
Non vedo l’ora di dicembre, dell’albero e del presepe, del rosso e dell’oro delle decorazioni.
Del clima di gioia e di famiglia che respiro sempre a Natale.
quando leggo questi post penso sempre che nel mondo ci sono donne eccezionali, e nessuno lo sa. 12 risvegli per notte sono una cosa che pochi sopporterebbero, dovendo affrontare una vita normale il giorno dopo, con la forza anche di uscire con il proprio marito. Per quanto riguarda il lavoro, sono talmente tante le cose da tenere in considerazione, ma hai ragione: siamo davvero in tante a pensare che un approccio da "timbrare il cartellino" non sia più sostenibile. a presto, lorenza
visto che su cose più complicate mi sto interrogando anch’io di certo non saprei cosa dirti ma……….sabato sera siamo usciti anche io e mio marito!
yeppa!
ehi, siamo in piena sintonia sia su novembre, sia per il downshifting! vedrai, passerà passerà due settimane e le lucine ci tireranno su!
per le notti… solo tanta solidarietà
mentre per le uscite… sto cercando anch’io di farcene stare un’altra!
forza e … in bocca al lupo.
silvietta
Ti ammiro molto per la resistenza fisica. Io con 12/15 risvegli per notte non durerei.
Io per l’insonnia dovuta ai denti usavo Viburcol, suppostina omeopatica, che pure a me il medicinale "vero" non m’attirava, però se mi fossi trovata veramente disperata penso che non ci avrei pensato su troppo e l’avrei usato.
In bocca al lupo per tutto! (per il lavoro sfondi una porta aperta, che io son frustratissima ma resisto – e non ho manco i gemelli!!)
ciao cara,
che domande aperte mi ha lasciato il tuo post…..però anch’io per assurdo credo di essere più rilassata adesso che vado al lavoro, dormo poco la notte….i risvegli continui da noi per il momento son passati…ci siamo assestati su 4/5 a notte ,,,,,anche noi abbiamo in previsione casa e anche noi staimo tentando di ritrovarci come coppia…perchè da quando il NOI è diventato un LORO si fa più fatica!!!
resistiamo e aspettiamo il Natale!!!!
che periodo pieno che stai vivendo!
DAi, le vacanze di Natale sono vicine, magari ti aiuteranno a tirare il fiato e a guardare le cose con più distacco e serenità.
ciao
Luca
@Lorenza: grazie mille del passaggio e del commento… A dir la verità, non è che proprio mi senta eccezionale e, a onor del vero, devo dire che il Marito si alza tanto quanto me (a volte addirittura di più perchè da quando ho ricominciato il lavoro non sempre li sento!).
@My: Ci vogliono vero queste uscite? E ci vuole mandare a quel paese i sensi di colpa!
@Silvietta: sarà anche il nome a farci essere così in sintonia?
Il "passerà, passerà" è diventato il mio mantra.
@Traspa: devo dire che con Marito ci dividiamo equamente le levatacce. Ho provato anch’io il Viburcol ma non faceva effetto. Ora gli stiamo dando la camilia, sempre omeopatica, e devo dire che qualcosina fa…
@Diana: stiamo vivendo, mi sembra di capire, lo stesso periodo e le stesse domande…
@Luca: devo dire che comunque di base sono serena… Sono stanca, questo sì, e piena di domande e interrogativi. Attendiamo il Natale!
scrivo velocemente di straforo dal pc del marito perché il mio è rotto e il tempo per andare per blog è comunque poco… non ho finito di leggere il tuo post, mi sono fermata al punto lavoro, gli stessi interrogativi me li pongo spesso nelle ultime settimane e anch’io sto smaltento le ferie arretrate per fare un orario "alternativo…quante cose in comune…magari quando siamo meno incasinate, ci raccontiamo di queste vicende da mamme lavoratrici. le pari opportunità? puff, lasciamo perdere…
Intanto un abbraccio e a presto
mamma al quadrato
Io ciclicamente mi pongo interrogativi che non hanno risposta tranne attendre, e questo mi manda in bestia! Periodicamente riposiziono i tasselli delle priorità e non so decidermi a quale assegnare il primo posto..insomma un vero casino!