Prima vacanza bimbula

Di ritorno dalla prima vacanza, tra una lavatrice e l’altra e tra un tentativo di riordino e l’altro, eccco alcune chicche super veloci.

La sabbia, questo strano materiale dalla strana consistenza, piace ai bimbuli. La toccano, se la spalmano ovunque e se la mangiano con gusto (per poi tossire un’ora).
Addirittura Lorenzo, caduto di faccia sulla sabbia, con tutto il viso impanato, non si è spaventato, non ha versato una lacrima, non ha battuto ciglio: appena tirato su, tutto soddisfatto ha tirato fuori la lingua per leccarsi tutta la sabbia che poteva raggiugere.

I bimbuli hanno iniziato a interagire tra di loro (anche se abbiamo il sospetto pensino di essere allo specchio).
Messi uno di fronte all’altro si fanno delle gran risate e si rispondono a suon di lallazioni e di urletti.
Sarò melensa, ma il cuore mi si allarga (oltre a farmi anch’io delle gran risate).

Queste interazioni non sono ovviamente solo verbali: in una delle loro colluttazioni, Filippo ha dato un’unghiata nell’occhio di Lorenzo, segnandolo all’interno.
Da bravi genitori alle prime armi (e ai primi figli) ci siamo preoccupati: e se l’occhio è compromesso? Ora vedrà male? Rimarrà cieco? Queste, ed altre, le domande che affollavano la nostra testa. Per fortuna abbiamo resistito all’impulso di andare in pronto soccorso perchè la mattina dopo non aveva più un bel niente. Una cosa nuova imparata da aggiungere al manuale di sopravvivenza dei genitori.

Siamo diventati la mascotte del residence.
 A fine vacanza, ci hanno svelato che stavano pensando di tenere ognuno i bimbi per un’oretta in modo da darci almeno il pomeriggio libero (perchè non l’hanno fatto, dico io?!?).

Siamo partiti con due passeggini singoli invece del gemellare: genitori di gemelli, sappiate che "l’attrazione gemellare" viene parzialmente meno andando in giro con il monoposto.
Evitare, anche se solo in parte, le solite domande, i soliti luoghi comuni e i soliti che attaccano bottone ha reso la vacanza ancora più piacevole.

Chi puoi incontrare all’isole d’elba se non la tua prof. di latino e greco del liceo? Lei in bici con i suoi due figli e due nipoti, io con Marito e i due bimbuli: ci siamo scontrate, abbracciate, fatto due chiacchere al volo e salutate.
Sono quegli incontri che fai con piacere, che ti fanno partire la videocassetta dei ricordi e che ti lasciano per qualche ora con il sapore della malinconia.

Ho letto due – e dico due – libri in due settimane. mi sono data a lussuriose pennichelle pomeridiane la prima settimana. Quando i tre uomini dormivano, la seconda settimana, mi sono regalata mezzore di beata solitudine riversa in completa estasi sulla sdraio della piscina.

E quest’ultimo punto ha reso queste due settimane veramente una Vacanza, nonostante l’abbronzatura ai minimi storici e le borse sotto gli occhi che non accennano a sparire.