Oggi volevo raccontarvi della prima pappa (della seconda e della terza…).
Stasera, però, ho visto il telegiornale.
Stamattina avevo sentito qualcosa di sfuggita ma poi il vortice del brodo-latte-vestiti-esci-prepara la pappa-fai una lavatrice ha avuto la meglio e la testa si è riempita di quotidianità.
E non è stato tanto quello che ho visto o quello che ho sentito.
E' stato il pensiero. Il pensiero, per la prima volta, da mamma di fronte a queste catastrofi.
Primo c'ero solo io.
Io che avevo paura, io che me la facevo sotto, io che pensavo a me.
Ora ci sono loro, i miei bimbuli, prima di ogni altra cosa e sopra ogni altra cosa.
E quando ho sentito di quella mamma che, facendo scudo con il suo corpo ha salvato la sua bambina, lacrime da mamma sono scese.
Il mio pensiero da mamma e la mia preghiera sono per loro.
Sono pienamente d’accordo con te sul “pensiero da mamma”, sulle “distrazioni quotidiane da mamma”, sulle “lacrime da mamma”.
Infatti questi giorni -mi rendo conto- così importanti per quelle persone, per me sono stati assorbiti dall’ecogafia morfologica e dall’acquisto della cameretta.
Mi hai fatto riflettere: in altri tempi niente, tantomeno un’ecografia (non ostetrica, ovviamente) mi avrebbe assorbito tanto.
Hai dunque pienamente ragione.
Ondaluna
…un abbraccio di comprensione… gli stessi pensieri…
stessi pensieri. Stesse preghiere…
@Ondaluna: grazie per essere passata. avevo provato anch’io a fare un salto da te ma non ho l’accesso…